Дальнобойщики (Фулвио Муссо)

I CAMIONISTI

Pubblicato da Full il Lun, 06/07/2009 - 06:52

        Un mattiniero raggio di sole penetra obliquo dalle imposte e gioca radente sul tuo corpo in penombra. Cavalca e scavalca le tue forme giunoniche, ricama a punto croce le femminili bucce d’arancia sul candido voile della tua pelle. Il biondo raggio ti traversa dando ancor più volume al morbido ventre, mio rifugio. Infoltisce, nel chiaroscuro, il bel pelo bruno che sembra spumeggiare sul pube. Sfuma le poderose cosce e accentua le sontuose natiche, di quelle che un tempo onoravano le famiglie. Il tuo largo seno è appena celato da un leggero top rialzato sul ventre, indumento che solitamente mantieni a significarmi, forse, che il paradiso riserva sempre un oltre.
Ti sfioro con lo sguardo come s’accarezza un Rubens, un Tiziano, raffinati artisti delle più elette rotondità femminili.
      Ora senti i miei occhi su di te, avverti il mio desiderio e ti volgi a guardarmi. Mia maestra e mia allieva di erotici segreti, m’infilzi di nere pupille interrogandomi e scrivendo tu stessa le risposte più torbide mentre, con mani sapienti, dipingi sul mio corpo i tuoi pensieri. Infine m’aliti in viso una parola, una soltanto, calda, profonda, sensuale, piena, scurrile. Una parola che apre le chiuse rovesciandoti su di me, ad invadere ogni mio sentiero, ad allagare ogni anfratto… tu, la mia Giunone… la mia Walkiria!                   
“La cavalcata delle Valkirie”!!  “La cavalcata delle Valkirie”??
“La cavalcata delle Valkirie”… la suoneria di Fiorella, la sveglia programmata sul suo cellulare del cavolo. Ormai sveglio, allungo la mano a zittire l’ordigno. 
    Fiorella che mi dorme accanto, snella come una velina, con seni e glutei clonati sul modello missitalia. Lei, la compagna da esibire nelle serate, nei meeting, nelle cene, in spiaggia. Lei e i suoi ottusi amplessi ginnico-atletici che sfiancherebbero un toro di Siviglia.
Lei ed io legati, scelti e assortiti secondo logori stereotipi e impreparati a modellarci l’un l’altra.
    Continua a dormire, Fiorella, mordendosi un labbro e con le gote in fiamme come quando… si,  come quando fa le sue scopate ginnico-atletiche.
Sta sognando, è chiaro.
M’è facile immaginarla col suo rude camionista virtuale, quello gonfio di birra, la canottiera zuppa di sudore e il baffo aromatizzato al gulash d’autogrill; lui, il maciste che la solleva con una sola mano sulla torreggiante cabina del suo TIR parcheggiato sulla nostra piazzola notturna affianco alla mia superba, giunonica autobotte…
…e mille miglia lontani… amor mio!