Произведение «L’Interprete dei sogni» (страница 12 из 15)
Тип: Произведение
Раздел: По жанрам
Тематика: Роман
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L’Interprete dei sogni

continua, stringendomi da tutte e due le parti, come nella morsa.  Di nuovo il mio amico importuno?! Ma cosa cavolo c’entra il portatore della pizza?!! Non sara’ cosi’ matto… non mi sara’ addormentato nel bosco sotto un albero?..  Non voglio sapere chi era lui. Sara’ stato un poliziotto.  Oppure uno spazzino nella tuta arancione… oppure sara’… LUI?..  ANGIOL?..  AN?..  e allora? A cosa mi serviva? Non posso confessarmi neanche a me stesso di aver paura di un bell’uomo dai capelli biondi, che mi era diventato cosi’ vicino nelle ultime ore della mia esistenza… Qualcuno mi aveva detto che non si puo’ amare una persona di cui hai paura,… ma lo amo! …e ho paura di lui.… Ma di che cosa devo aver paura?!  Del souffle’ di carota?!! Oppure delle mie fantasticherie che riguardano le sue ali… Ho paura che mi trascini sul suo letto, anzi nel mio letto,  laggiu’, dove stanno due ninfe che odorano di cannella che incontrano gli ospiti a braccia aperte…  pero’, ahime’, non per i divertimenti carnali… Ne ho paura… ma… lo voglio… voglio… si’…;
  Sull’autostrada ho acquistato una velocita’ pazza,  meno male che era abbastanza diritta, ho deciso di rivoltarmi camminando in modo molto veloce, cercando di non dare uno strattone al volante. Certamente non ho visto nulla. Quel posto gia’ da un bel po’ si e’ nascosto dietro la curva della terra rotonda…  Dalle ruote usciva solo una striscia di asfalto che diventava piu’ stretta verso l’orizzonte... Non ho visto niente… ma ho sentito…  ho sentito — UN RUMORE        …  Un battito regolare e pesante sul corpo… da qualche parte di dietro della macchina.… All’esterno!  L’unica cosa che mi son permesso era premere il gas in una maniera tale che mi e’ venuto un crampo al polpaccio.… Era l’unica cosa che mi son permesso.… Scappare dal battito nella propria auto? Oppure ; un suono dentro la mia testa?!..
“Dai, cervello, spiegami! Sei capace di spiegare tutto!” – mi son rivolto a me stesso.
Un bosco, il bosco, intorno a me passava in rapida successione, un bosco assolutamente scostante, freddo, ostile, per niente simile ad un giardino...

Davanti a me ho visto le luci delle singole casette come di una favola di un paesino a me noto. Io facevo andare un’auto a tutta birra, senza fare minima attenzione alla segnaletica stradale. Grazie a DIO, il battito e’ cessato…  Saro’ semplicemente stanco… ho un attacco di emicrania… questo rumore, sara’ un rumore nelle tempie… sara’ cosi’… e comunque – mi sono asciugato il sudore appiccicoso dalla fronte e dalle tempie con una mano leggermente tremante…La mia paziente abitava in una piccola casetta eseguita con cura, la cui architettura faceva pensare a quella finlandese. Sulle finestre c’erano le imposte, che non si chiudevano mai. Sui davanzali stavano tantissime piante. Le pareti erano ricoperte dei pezzi di ricordi in forma di cartoline e fotografie.La vecchietta che portava le pantofole lanuginose di pelliccia, mi ha accolto cordialmente, anche se era un po’ distratta.  Io pur non essendo nella mia forma migliore ho notato subito che la paziente ultimamente ha ceduto molto. A dire il vero, mi era ben difficile dare un’espressione attenta al mio viso. Nonostante tutto la padrona di una casetta finlandese non ha notato niente come conviene alla maggior parte dei vecchi egoisti che capiscono ben poco i sentimenti delle persone che li circondano, ed ascoltano i loro interlocutori in modo assai distratto.… E non perche’ sentono male…  Non interessa loro.…  Per lo piu’ interessa loro la propria persona! E’ come una vetrina di un negozio che si fa vedere dappertutto da tutti quanti. E guai chi sara’ disattento a quello che era stato proposto! E cosa deve dire il medico! E’ il mio lavoro – ascoltare le insinuazioni mistiche degli egoisti annoiati. Si’… anche questo e’ mio lavoro… e puo’ essere anche cosi’….;Anche se io dovessi in questo momento rivolgermi al medico (buttarmi sulle ginocchia, acchiapparlo al bordo del suo vestito e scoppiare in lacrime, implorando pieta’…),  mi son messo su una piccola,  anch’essa lanuginosa seggiola, e mi son preparato ad ascoltare…;ero pronto ad asoltare, ma allo stesso tempo sentivo come un velo di esumazione che mi stava coprendo…  Questo battito non cessava.  Da qualche parte vicino, o nella mia testa, o sul cofano della mia macchina, lasciata sul praticello vicino alla casa, ma questo battito era insistente e terrificante  e terrorizzava la mia coscienza che si stava addormentando…
Comunque ho fatto in tempo come se partecipassi nella trasmissione in diretta alla TV di fare un segno intorno all’orecchio, come per dire “parli, la ascolto attentamente”... ;…Mi son visto sdraiato su un letto sconosciuto, e intorno a me si affacendava un mucchio di persone. Laggiu’ c’era anche mio fratello Afanassy. Si e’ inchinato proprio sopra di me, mi sussurrava qualcosa, praticamente senza aprire la bocca. Ho cercato di dirgli di parlare piu’ forte, siccome non lo sentivo quasi per niente… Lui si e’ piegato per raggiungere il mio orecchio e mi ha mormorato: “… So nuotare bene, nuoto molto, ma molto bene… anche tu… anche tu nuoti abbastanza bene, e riuscirai, sicuramente, riuscirai a venire a galla…”Mi ha preso per il gomito e mi ha stretto talmente forte, che io ho sentito addirittura un dolore al gomito.;- Afanassy, che cos’e’ che batte? Tu senti questo battito continuo? Che cosa puo’ essere, Afanassy? Ma lo sente qualcuno tranne me? Oppure solo io?.. Avro’ le allucinazioni? Sono venuto a dare una consulenza ad una mia vecchia paziente, ma mi conviene gia’ di prendere le lezioni  di amore per la vita da lei stessa. Non vedi da qualche parte uno spazzino nella tuta arancione oppure un portatore di pizza? Anch’io non li vedo da nessuna parte…  Ma qualcuno dovra’ battere, si’o no?!!- Ti diro’, Mikhail… Tu sai che io nuoto molto bene…Dio mio, inizia di nuovo!- Sento questo suono, EMME! – ad un tratto ha bisbigliato Afonia come un congiurato, chissa perche’ guardandosi indietro, -  lo sento… lo sento…  tac…  tac… tac…  tac… tac… E’ il battito del tuo cuore…
EMME?!! Il mio cuore?!! Non credevo ai propri orecchi!!
      -…Alzandomi ogni mattina a gran fatica, penso sempre a com’ero prima… Le zebre dei miei desideri mancati, mi perseguitano sia di giorno… - una voce acuta un po’ rauca e’ entrata nelle mie visioni,  ed ho cercato, senza cambiare la posa, di ascoltare le parole che stava pronunciando.- Guardi che zaffiro mi sono acquistata!- mi ha comunicato la voce, cambiando il tema di conversazione, senza nessun pretesto,  - mi portera’ alla fine, la benevolenza di Dio, la felicita’ e la pace. Lei cosa pensa degli zaffiri? — E la vecchietta mi ha portato proprio sotto il naso una pietra, presa da chissa’ dove. Me l’ha portata talmente vicino al viso, che mi sembrava  che me la volesse inserire direttamente nell’occhio…- Sono nato in gennaio e la mia pietra e’ il granato,- ho risposto io automaticamente, scostandomi per quanto fosse possibile dalle mani senili, che tenevano un corindone azzurrino dalle dimensioni spaventose. Che felicita’ credere  alla benevolenza divina della pietra!! Si puo’ vivere solo con questo.- Mi dica per favore, Isolda Vladimirovna, non sente per caso nessun rumore? Come se qualcuno stesse battendo il ferro?..;- Si’, si’, caro mio, sento sempre peggio. Il che proviene dal silenzio costante che mi circonda… Un battito? No, non sento nesssun battito…  Pero’ vedo il sangue sul suo gomito! Caro mio, si e’ ferito?! Ma quando?!- Ho paura che debba proprio andare… MI dispiace molto, ma non riusciamo a fare oggi una seria conversazione, non ha senso di continuare…;«Ma in che cosa vedi il senso? Eh?! C’era il senso di venire qua oppure ci sara’ un senso di partire da qua?!!  Probabilmente volevi impiccarti, ma hai fatto confusione tra il collo e il gomito, furbacchione…»
No, no, mancava solo questo!! Non questa voce stridula e noiosa. Ma cosa mi prende alla fin fine?!!  Basta, non voglio piu’ sentirlo! Basta cosi’!;- Dunque, Isolda...-…Vladimirovna…- Si’, chiedo scusa, Isolda Vladimirovna…  La chiamero’ uno di questi giorni, e ci mettiamo d’accordo,… su quando tornero’ a visitarla…-  ho pronunciato io, senza preoccuparmi che mi alzavo troppo in fretta, e stavo gia’ praticamente indietreggiando verso l’uscita.;- Ma non potra’…- Che cosa?!! Che cosa ha detto?! La mia paziente mi stava gia’ aprendo la porta d’ingresso, salutandomi con la stessa gioia di mezzora fa… Mezz’ora? Oppure…  Quanto tempo  sara’ passato? Si’, prendendo in considerazione tutto quanto e’ passato moto piu’ tempo.-Si’, si’, caro mio, la saluto, le dico “arrivederci”… Guarda, mio tesoro, oggi fara’ ben caldo, si’, cara mia, vieni piu’ presto a mangiare… - le ultime parole non riguardavano piu’ me, ma un piccolo cagnolino che si e’ avvicinato al terrazzino con un abbaiare gioioso.
- Ha detto che “… non potra’”… Che cosa non potra’? Ma Isolda Vladimirovna mi ha gia’ voltato le spalle, e parlava con il cagnolino, con la stessa animazione che c’era nella nostra conversazione… sicuramente le era indifferente, con chi parlare. Bastava che la conversazione toccasse solo lei. Mi sono sentito smarrito, come un bambino lasciato dai genitori in una grande citta’ a lui sconosciuta. Volevo trovare un angolo appartato, ficcarmici dentro, avvolgermi negli stracci, rannicchiarmi ed addormentarmi per sempre…“…Non potra’…”??!  Ma cosa vuol dire?  E chi di noi sente male?!! Meccanicamente ho preso il posto nella macchina e l’ho messa in marcia, senza fare troppa attenzione all’abbaiare del cane nei miei confronti.“ Fermo, Miscia, non si fa cosi’, sei troppo sensibile per fare lo psicanalista”…  Si’, ma c’e’ qualcosa che non va in me… Sara’ stato AN ad influenzarmi cosi’? Ma perche’ mai? Non avro’ mai visto degli uomini giovani e belli, un po’ “fuori di se”? Oppure non mi hanno mai fatto un’impressione cosi’ forte?    E poi, quando ha fatto in tempo per andare via? Di notte, mentre dormivo? Ma non mi ricordo di aver dormito!  Non posso distinguere il sogno dalla realta’?!! Tutto il giorno di ieri sembrava una realta’ malata… e l’altro ieri anche… E… Da quando ho iniziato a percepire questa realta’ insana?    Dal momento in cui mi son svegliato e ho visto la luna? Oppure ancora prima quando… quando …  Ma cos’era prima?.. Ma perche’ devo rievocarmi tutto questo?.. An mi aveva detto… mi ha detto che qualcuno era morto?..  Ma chi? Perche’ mi ha emozionato cosi’ tanto? Certamente mi ricordo di tutto, ma le allusioni che mi aveva fatto sono assurde, e’ un assurdo totale… Questo ragazzino e’ veramente anormale…  Sto di nuovo pensando a lui… Il discorso dedicato alla Gianna? Ma cosa poteva sapere di lei? L’odore di cannella…  Forse… Saro’ innamorato…  Innamorato di quest’uomo?..  Oppure c’e’ un’altra cosa che mi preoccupa?..  Per me non ha importanza, se lui e’ un uomo o una donna?! Ma puo’ esserci sul serio?  Sara’ una psicopatia!! Il sesso e’ determinante nei sentimenti del genere. In quali “sentimenti”? Non sento per lui una voglia sessuale, e’ un’altra cosa…  io… ma lui, chissa perche’, mi e’ necessario come l’aria! Diavolo! Non puo’ esserci! Alla fin fine non posso lavorare, non posso concentrarmi su niente! Sento dei battiti strani, sento che qualcuno mi perseguita… i portatori della pizza, gli spazzini con le tute color arancione!!.  Sara’ veramente il mio cuore che batte?..  Ma perche’ mai? Perche’ mai ho deciso che “batte il mio cuore”? Sicuramente mi saro’ addormentato di nuovo con tutto gusto. Dove ho graffiato il mio gomito?  Probabilmente quando mi ero addormentato… Tutti questi sentimenti e emozioni mi fanno venire in mente il souffle’ di carota — molto volume, un colore vivace— E NESSUN PIACERE!!  Tutta la vita di oggi mi fa pensare al SOUFFLE’ DI CAROTA…; 
  La macchina andava senza far rumore tra gli sprazzi di sole, i rami ombrosi degli alberi vicini alla strada. Non c’era nessun rumore, non sentivo piu’ quei colpi ritmici sulla mia macchina. Alle otto di sera dovevo fare una visita ad un altro paziente. Se cancellassi l’appuntamento? Bastava fare un numero per cancellare tutto.  Sicuramente oggi non potro’ essere utile a nessuno.Sara’ il caso di andare dalla sorella? Lei come sempre accogliera’ cordialmente suo fratello, mi fara’ il pane tostato all’aglio che mi piace cosi’ tanto, che mi fara’ scricchio ai denti,…  le raccontero’ TUTTO… Tutto che cosa?!! Che cosa le raccontero’?  Che ho incontrato un uomo simile ad un ANGELO?.. “Lisa, che gioia ho finalmente incontrato un ANGELO!!! Evviva!!!” Oppure: “Lisa, mi sono innamorato di un uomo fantastico, senza di lui non posso vivere.  Appena chiudo gli occhi, vedo subito il suo viso, i suoi zigomi alti, senza un minimo segno della barba, (lo puoi immaginare, Lisa, , senza un minimo segno della barba?!!), i suoi occhi scuri e languidi, occhi fantastici! Lisa, nascondono dentro un UNIVERSO…
Mi parlano dell’ ETERNITA’!!  Si’, Lisa, son uscito di senno, come sei riuscita ad indovinarlo? Sembro proprio un pazzo? Si’. Non mi sento molto stabile… Anzi con il fisico va tutto bene…  e per cio’ che riguarda l’anima invece… sono venuto proprio per questo, Lisa…”;…Giusto, mi conviene fare un salto dalla sorella. Cinquanta chilometri al sud, in fin dei conti solo una mezzora di macchina per una strada molto buona… Che devo fare a casa adesso?  Perche’ mi affretto cosi’ tanto per tornare nel mio appartamentino piccolo e afoso? Ho addirittura lasciato la mia paziente prima dell’ora prevista… Bastava ascoltare ancora per un’ora la storia delle zebre, e mi avrebbe gia’ pagato la visita. E’ chiaro che mi sarebbe stato ben difficile aiutarla…  Come si fa ad aiutare una donna anziana ed insoddisfatta, a meno che non si tratti proprio dell’aiuto di carattere fisico, ma cio’ non fa parte dei miei obblighi, e sicuramente lei non ne ha nessun bisogno…
Basta un po’ di attenzione… attenzione … qualche buona domanda, che le fa venire la voglia di rispondere… Mi trascina la voglia di tornare a casa, perche’…  piu’ che chiaro il perche’ — spero che LUI venga. Verra’,  si mettera’ nella poltrona, che avra’ gia’ dimentcato il calore del suo corpo, accavallera’ le gambe ed accendera’ una sigaretta… 
LUI fuma? Questa e’ la cosa che mi sembrava assurda e non inerente. Non lascia delle cicche…Ieri sera non ci ho fatto caso. Ma come fuma?!  Stamattina ho svuotato  un portacenere che era pieno di sigarette bruciacchiate e sgualcite, ma intere… Ma si sente sempre il fumo dentro… Le avro’ fumate tutte quante io in due giorni? Ma si’, lui fumava, me lo ricordo con esattezza, come mandava il fumo dalle sue narici fini… MA non gli stava bene, non gli sta bene fumare, non lo deve fare…  Devo dirlo ad AN, quando ci rivedremo…  Sono curioso di sapere perche’, secondo me, non deve fumare? Ma LUI deve sapere dove vivo?!! Vagare di notte in cerca di me?!! Oppure ho finalmente incontrato un ANGELO, un ANGELO onnisciente... un ANGELO che fuma… Vuol dire come son io, cosi’; il mio ANGELO … Bene, posso ancora scherzare, almeno con me stesso…«Si’, caro mio, puoi ancora fare tantissime cose con te stesso, ti conviene raccontarle?..»- Ma va al diavolo!!
«E’ l’unica cosa che mi puoi rispondere a questa domanda delicata?»
- E’ quello, che ti posso rispondere a qualsiasi tua domanda…
Sono proprio stufo della maledetta canaglia, domani stesso andro’ da uno psichiatra nella mia stessa clinica. Ci andro’ di sicuro… Quando mi vedono, mi diranno: “Salve, dottore”. Ed io gli rispondo: “Cari amici, purtroppo non sono piu’ sano e salvo, mi sono gravemente ammalato! M sono innamorato di un ANGELO! Adesso lo sogno continuamente …  vivo solo di lui, anzi senza di LUI – non vivo…  Ma mi dovete capire – non voglio stare con lui fisicamente, assolutamente no, Dio me ne liberi! Sento solamente, chissa perche’, che devo stare con LUI! Adesso -  devo sempre stare con LUI!! Egregi signori, sapete cosa vuol dire PER SEMPRE?!  Capito nel senso che intendo io. Ma… come potete sapere cosa vuol dire  - PER SEMPRE?.. Prima non lo sapevo neanch’io. Ma sono uscito fuori una notte buia - e… son venuto a saperlo!! Non c’e’ nessuno a cui lo posso raccontare, per questo motivo son venuto da voi, cari colleghi. Siete professionisti, vero?  Quindi, questa creatura divina mi vuole portare via, amici miei!! Mi fa delle allusioni, per cosi’ dire… E fra poco vi lascero’. Lo volete sapere com’e’ LUI, ANGELO? E’ simile a noi… Fuma anche! E sapete che cosa mangia LUI? Che cosa ci piace, a noi due? Non riuscirete mai ad indovinarlo — un piatto divino — e’ un… D’altronde, non ha importanza…  Non e’ facile capire che lui e’ proprio LUI! Ma io l’ho saputo fare, cari amici miei, preziosi colleghi…  Pare, che anche il Ministro del Ciel  ha distinto chi sta di fronte a voi,..  ed ho ancora tempo per comunicarvelo… E intanto, curatemi con le vostre medicine psicotropiche, perche’ io possa finalmente, impazzire sul serio! Che, vi sembra che io stia cosi’ male? Perche’ mi guardate cosi’ meravigliati?”; Mi sono scosso, scacciando questa voce, ed il mio monologo anche, avendo dentro me stesso una seria paura di sentire qualche risposta alla mia domanda cretina, mi sono scosso in un modo tale che ho girato il volante in modo assai brusco. La macchina ha cavillato, ed ho sentito sotto le gomme il fruscio della ghiaia sulla striscia lungo la strada.  Proprio cosi’ i nostri sogni si trasformano in una realta’…  Mi mancava solo di finire in una fossa a causa delle discordanze interne! Riflettendo non ho notato neanche di aver gia’ fatto meta’ strada per venire da Elisabetta, la mia ormai unica sorella.  Ci frequentavamo come prima non molto spesso, nella maggior parte dei casi per telefono. Ma i nostri rapporti negli ultimi anni sono diventati proprio calorosi e disinvolti. Se ci vedevamo, succedeva solo nei momenti in cui era necessario a tutti e due, oppure ad uno di noi. Durante le nostre lunghe e piacevoli conversazioni non toccavamo quasi per niente, il nostro passato: l’infanzia, e un fratello ed una sorella ormai perduti. A volte ricordavamo Afanassy, ma ormai aveva la propria vita di mare lontana da noi, nella quale non faceva entrare piu’ nessuno.
      - … Si, Michelino, ho un po piu’ di un’ora di tempo. Verso sera devo andare all’ospedale. Quella persona, son gia’ tre giorni che e’ in coma… Non torna in se, nonostante che abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare…  Oggi e’ il mio turno, assistero’ al suo letto…- Perche’ ti e’ cosi’ caro, Lisa? Avrete investito in lui troppe medicine? - Non scherzare cosi’, Michelino. Mi e’ molto caro. Mi e’ caro… come te… Ma non ne parliamo adesso, parliamo invece di te. Come sta il mio fratellino? Che cosa sogna? Sei venuto cosi’ spontaneo, ti sara’ successo qualcosa? Spero che non sia successo niente di straordinario?- Aspetta, aspetta, “…COME ME”?!! Ma cosa vuol dire “…come me”…? Avro’ sentito male?”  un paziente che ti e’ caro come me?!!  - Probabilmente comincio ad avere i problemi con l’udito, o con la testa, avro’ una malattia mentale…

- Lisetta, sai, c’e’ qualcosa che non va in me…


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     15:25 05.10.2022
Mi piace... Ma... scuzi... non lo so))
Книга автора
Абдоминально 
 Автор: Олька Черных
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