Произведение «L’Interprete dei sogni» (страница 15 из 15)
Тип: Произведение
Раздел: По жанрам
Тематика: Роман
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Оценка: 5
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L’Interprete dei sogni

quotidiana, sperano, credono, acchiappano ogni segno, ogni simbolo, cercandoci dentro la conferma alle loro speranze... e solo quando ci si riconcilia ma non come dici te con la realta’, no…non con la realta’ che ci circonda, ma con la morte… con la futura morte… Tutti aspettano la riunificazione… Se non, non c’e’ senso in nessuna cosa, in nessuna…- Ti portero’ a casa,- ha pronunciato Afanassy stanco, siccome capiva bene che non c’era nessun senso discutere, - devi riposarti comunque.- No, no, va pure, io rimango qua… devo rimanere qua…
Guardava suo fratello andare via, camminava un po’ dondoloni, agitando le mani come un bambino,  aprendo la palma della mano, ed ha sorriso senza capire lei stessa il perche’.

     


Capitolo 7;

Lo stretto di Drayk puo’ essere simile all’ INFERNO, soprattuto d’inverno e soprattutto nella direzione orientale vicino alla parte meridionale del continente americano, dove le sue acque di color grigio scuro diventano verde-azzurre…
Un vento feroce del sud, assolutamente non caldo, ma al contrario il vento antartico che fa gelare l’anima, mischia l’acqua con i grani di ghiaccio, facendola diventare celeste…
Ma nei momenti della follia dell’oceano, nei momenti della sua pazzia, della sua festa, del suo PUNTO CULMINANTE – tutto dalle parti del CAPO HORN acquista il colore grigio scuro, quasi nero e la luccicante schiuma d’argento, come un velo di lutto, puo solo sottolineare la solennita’ del momento…
E come un blocco nero e storto tra tutta questa zuppa schiumosa si innalza lo stesso CAPO HORN, che attrae da tutto il mondo i pazzi coraggiosi.

“dove… ma dove… ho… potuto vedere… questa persona…”
Raccattato da un’onda, ha visto ancora una volta il clipper che tremava e agonizzava e una sagoma snella e oscura sul bordo...
L’oceano si divertiva entusiasta con la sua vittima sguazzante, sospirando e gemendo perplesso:

“Ma perche’ mai nessuno si rallegra con me?!.” 

Certamente non gli bastava questo divertimento, e sempre un mostro infuriato con una nuova gioia si buttava e si buttava sulla nave stracciata, ma sempre testarda, su tutto intorno, come se volesse tirare anche il cielo da sopra nei suoi abbracci.
         
Quando un’onda immensa ha fatto salire un annegato alla massima altezza, quasi al cielo, ha visto per un’altra volta: laggiu’, sotto, tra le mura vive gigantesche c’era una piccola nave, che accanitamente cercava di navigare…

Vedeva ancora…  vedeva l’acqua, ma sentiva solamente il silenzio… “io … so nuotare…” – ad improvviso ha ripreso i sensi, come da un colpo, quello che si girava tra le onde… e attraverso il silenzio e’ riuscito a sentire una voce lontanissima che appena suonava piano-piano:

“… sai nuotare bene…” “riuscirai a salvarti…” “ …devi salvarti…”.
“ …me l’hai promesso…”.
Da dove venivano queste parole?! “…hai ancora tempo…”  Come se nascessero direttamente dalla schiuma, proprio dal silenzio suonante…

Pochissimo tempo fa, fino a questo momento, tutto intorno si muoveva e si voltolava, ma senza nessun rumore, come in un film con il suono spento…
E poi tutto intorno si e’ fermato, come se qualcuno avesse schiacciato la pausa.
L’affogante, accogliendo il mondo incantato dentro se stesso, non voleva piu’ niente e non pensava piu’ a niente…
… si preparava a dissolversi nel “mondo gioioso” dell’ oceano, che come un clown era abituato ad ingannare quelli, che si fidano di lui.
Ma si rallegrava di quest’inganno solo chi l’avesse creato.
Uno spettatore involontario e un partecipante poteva solamente annuire col capo, allo stesso tempo delle onde che giocavano, coronato di orpelli di schizzi. E quando non c’erano piu’ forze di muovere gli arti, le onde lo facevano annuire col capo, creando un’illusione di gioia.

E a questo punto…come se una mano oziosa di qualcheduno avesse fatto un gesto da direttore d’orchestra, come se lo stesso vecchio clown, ridendo, avesse schiacciato di nuovo un pulsante invisibile:
La realta’ ha iniziato a rimbombare, a girarsi, mischiando i coriandoli iridescenti dei flussi.
Un’onda gli ha sibilato direttamente negli orecchi:  “…sai nuotare bene…”… “…sai nuotare bene…” il suo masticare suonava cosi’:
«sos… sos…sos…»
… Scivolando tra le onde, sentendo le forze sconosciute fino a questo minuto, come un delfino addestrato, si e’ alzato sopra l’acqua, cercando di riempire i polmoni al massimo con l’aria piena di spruzzi dell’acqua salata…

Ha inspirato a tutti i polmoni… ed ha iniziato a muovere le braccia improvvisamente rafforzate.
Lui o spariva tra le onde, come un sommergibile, oppure le voltolava.
Vedeva attraverso un velo salato: da qualche parte vicino, nell’abisso di color grigio chiaro, come una palla di circo, come una balena magica, passava in rapida successione il bordo di color arancione vivace di una zattera gonfiata… “… tu… veramente… sai nuotare bene…”.



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Обсуждение
     15:25 05.10.2022
Mi piace... Ma... scuzi... non lo so))
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